sabato 17 dicembre 2011

Podcast Ubuntu Gnu-Linux

http://lucamenini.podomatic.com/entry/2011-12-17T08_06_50-08_00

Un bel Podcast su Ubuntu Gnu-Linux segnalato da Dario Cavedon con lui stesso ospite
panoramica per chi non ne sa nulla e vorrebbe scoprirlo e provarlo

sabato 5 novembre 2011

Vita reale e digitale!

La rete o per meglio dire chi abita la rete, la usa la succhia per vivere il mondo che non gli è vicino, anzi semplicemente per vivere globalmente.
Tutta questa gente , me compreso si  sente, anche se parzialmente, protagonista. La sua parola può essere letta tramite blog, social ecc.

Chi è interessato a ciò che dico nella vita social-fisica?
Pochi amici che mi conoscono profondamente, chi mi ascolta e capisce.

Si, ascoltare, ho sempre creduto di saper ascoltare, di saper chiudere quella dannata bocca per un po' e immergermi nell'altro. Il problema è scovare stimoli nel bacino ristretto delle nostre conoscenze, forse ciò che pensi e sai, esce da te come un fiume in piena e a volte allontana , annoia, allora?
La parola d'ordine è SINTONIA, ricerca dell'altro ma non per essere ascoltato ma per ascoltare sapendo già che sarai ascoltato. Certo, non è una chiacchierata faccia a faccia ma ultimamente la soddisfazione è maggiore.
Non mi aspetto certo che l'universo Linux , la politica i Wu- Tang o Bassi Maestro (per fare pochi esempi) facciano parte di tutte le mie conversazioni ma apprezzerei che di qualunque cosa si parli, lo si faccia con interesse e rispetto.
Ora basta sto pensando troppo... ascolto

domenica 16 ottobre 2011

Download Ubuntu 12.04 Precis Pangolin

Sarà  un caso ma le visite a questo blog negli ultimi 3 giorni sono aumentate del 100% rispetto alle scorse settimane, ipotizzo io: il rilascio di ubuntu 11.10 ha colpito ancora, un bel po' di gente ha iniziato a cercare il modo di scaricare  o di avere informazioni su questa nuova nata di Canonical ed io come tanti altri siamo caduti nella rete e ripescati dalle "migliaia" di persone che hanno scritto download ubuntu 11.10. In tutto questo mi sono però accorto che non ho scritto nulla riguardo al rilascio, non ho postato nulla nel giorno del rilascio, sto provando ben 6 e dico 6 distro su macchina virtuale. Che mi succede? devo cambiare nome al blog? forse mi salvo se installo kubuntu che mi piace e Gnome shell dove la mettiamo? Mi piace anche lei però...

Come già successo per la scorsa Ubuntu 11.04 ho saltato il rilascio confidando in Lucid Linx ora forse salterò anche questo e rimarrò ancora fermo, in fondo nessuno mi obbliga (apparte me stesso).
Il nome della prossima 12.04 Lts "Precis Pangolin" dovrebbe forse convincermi ad attendere altri 6 mesi e vedere se farà al caso mio?

Unity sembra piacere a parecchi soprattutto a chi è fresco di Linux, sono forse un bastian contrario? ora che Ubuntu sembra avere un'identità  e una riconoscibilità maggiore a me non piace! Non credo, l'ho provata e semplicemente non mi sono trovato a mio agio cosa che invece è accaduta con gnome shell o con kubuntu ma si sa la prima distro non si scorda mai e la mia è stata ubuntu 9.04 nel giugno 2009 quindi credo attenderò fino alla prossima realise di aprile 2012 poi vedrò, ma intanto la mia virtual box esploderà di distro fino a che non sarò soddisfatto. Poi tutto potrebbe cambiare anche domani dipende da come mi sveglio.
Potreste vedere un nuovo titolo campeggiare sopra il blog:





buona domenica!  :D

edit:  21/2/2012  per tutti coloro che giungeranno su questa pagina rammento che Ubuntu 12.04 sarà rilasciata nel mese di aprile 2012 e riceverà aggiornamenti per 5 anni

edit: 24/3/2012 per chiunque giunga qui cercando di scaricare Ubuntu 12.04

http://cdimage.ubuntu.com/daily-live/current/   per i rilasci giornalieri



giovedì 6 ottobre 2011

Gnome shell, a chi piace?

Ad una sola settimana dal rilascio di Ubuntu 11.10 non sono ancora certo che questa sarà la mia scelta, dopo tutto la cara e "vecchia" Lucid Linx ancora si difende.
Qualcosa però è cambiato, dopo aver usato per un po' Gnome shell su macchina virtuale mi sono sentito subito come a casa, agilità, comodità, eleganza, certo provare virtualizzato un sistema non è il massimo ma ti permette di valutare la cosa.

Ci sono comunque appunti da fare: impossibilità di cambiare i temi della shell se non dopo una modifica (che ho già fatto ehh ehh), impossibilità per ora di aggiungere altri account online oltre Google. Forse il team di Gnome shell ha peccato di troppo minimalismo che può non essere una colpa. Già su Twitter ho detto che mi sembra voluta questa pulizia, niente fronzoli a distrarre l'uso, compresa anche la possibilità di escludere le notifiche. Forse si dovrebbe pensare ad un tool che semplifichi l'installazione delle estensioni e che le cataloghi per genere.

E' anche ovvio che Ubuntu non sia ottimizzata per gnome shell ma bensì per Unity che però proprio non mi acchiappa per ora. Forse farei meglio a provare distribuzioni che montino Gnome shell come interfaccia predefinita come Fedora e Opensuse.
Purtroppo con Fedora virtualizzata Gnome shell non parte e Opensuse mi ha dato problemi, proverò quanto prima con Fedora 16 beta.

Tornando alla shell, grande risalto è stato dato all'accesso universale


come vedete dall'immagine sopra molti sono gli aiuti per meglio visualizzare ed interagire con i l pc. Quando si clicca sul nome dell'utente invece


salta agli occhi (almeno ai miei) l'assenza di Arresta e riavvia che per ora compaiono solo premendo alt quando si passa il puntatore del mouse su Sospendi che diventa spegni che cliccato mostra anche riavvia nella finestra, il tutto mi sembra troppo elaborato e inutile.
Aggiungere le due voci sarebbe la cosa migliore.
Una altra parte che ho preferito è il modo di mostrare le applicazioni che, a differenza della dash di Unity  si mostra così  spostando il mouse sulla zona attività in alto a sinistra anche senza cliccare cosa che adoro.




Oh quasi dimenticavo, i piani di lavoro da posti in linea orizzontale ora sono visti in verticale e sono pressoché infiniti , quando una finestra si colloca su di un piano subito un altro compare sotto per essere usato.



Queste sono le mie prime impressioni dopo un po' di smanettamenti. Ciao a presto

martedì 27 settembre 2011

Linux Day, viva la curiosità!


Il 22 Ottobre sarà un giorno come un altro?
Se stai leggendo, o sei un utente Linux e allora già sai tutto, oppure sei curioso di vedere cosa succede durante il Linux Day, io purtroppo ho visto solo video di quest'evento e ciò che ho fatto l'ho fatto armato solo della mia "pazzia" e della mia curiosità. Il 22 ottobre nella tua città o in qualche altra vicina potrai parlare con gente che ha esperienza nell'installare ed usare il sistema operativo Gnu-Linux, se vorrai potrai portare il tuo  computer e fare una prova, perchè?
Non tutti ma alcune persone dopo anni di utilizzo di windows e stimolati dalla rete o da qualche amico sentono parlare dell'alternativa di qualcosa di diverso, stimolante. Durante questa giornata in tutta Italia queste curiosità potranno avere risposta clicca qui per vedere la mappa delle città del Linux Day.

mercoledì 24 agosto 2011

Il mio pinguino preferito



No, non è ancora ora di cambiare distro Linux o di nuovi test per scegliere il mio futuro S.O. si tratta solo di puro gelato, nel mio gironzolare per le vie di Cattolica durante le vacanze tra sale giochi e negozietti ho trovato la gelateria "Il Pinguino" che sfoggia Tux come suo simbolo, incuriosito ho chiesto alla padrona di poter fare qualche foto, lei si è dimostrata molto gentile e soprattutto molto informata su chi fosse Tux e cosa fosse Linux, la cosa mi ha fatto molto piacere e per questo faccio un po' di pubblicità.
Nel caso passiate da quelle parti non dimenticate di assaggiare il gelato, io ho provato il cremino che ho trovato splendido. Qui sotto eccovi l'indirizzo :)




domenica 7 agosto 2011

Qimo il pc del tuo bambino


Era già un po' di tempo che pensavo a creare un account sul pc per mio figlio ma volevo qualcosa di semplice visivamente e accattivante per un bambino di 5 anni.
Avevo gia sentito "parlare" spesse volte di Qimo che è una versione di Xfce modificata per bambini dai 3 anni in su. Trovata facilmente nel Ubuntu software center scrivendo qimo l'ho installata. Ho creato un nuovo utente cioè mio figlio andando su sistema - amministrazione- utenti e gruppi ho scelto una password di accesso, al primo log in in basso nella schermata ho scelto la sessione preferita cioè Qimo.
Avrò così anche la possibilità di provare sulla mia macchina Xfce che sembra velocissimo semplicemente cambiando al mio log in, sessione da Gnome a Xfce.
Tornando a Qimo all'avvio un bel wallpaper stile cartoon fa bella mostra di se in più nel pannello inferiore modificato compaiono i giochi più usati per bambini piccoli di cui ho parlato qui .
Con l'aggiunta di un blocco note dove provare a scrivere, il resto della scrivania e libero così da evitare cliccate su elementi inutili, rimane il menu in alto a sinistra dove trovate tutto il resto come sul vostro utente.
Per il vostro bambino avere un pc "tutto suo" avrà un'importanza non da poco e in più non rischiate di fargli manomettere il vostro, ah ricordate fatelo usare per 30 minuti  massimo al giorno almeno fino a 7 - 8 anni se no  diventeranno più smanettoni di voi :)


 

giovedì 28 luglio 2011

Versione mobile

Visto il proliferare degli smartphone e tablet ho inserito una versione del blog più minimale adatta a questi schermi più piccoli, grazie al blog odioilmiopc.blogspot.com da cui ho tratto la guida. Cliccate in alto a destra su Mobile Edition se utilizzate uno smartphone o un tablet

Edit: Seguendo il consiglio dell' amico Silvio Verdecchia ho aggiunto anche il codice QR avrete così a disposizione 2 interfacce diverse, scegliete quella che vi piace di più. Ciao Edit 2: Google ha incluso la sua versione del sito che sostituirà la versione desktop nei dispositivi mobili come i telefoni e quindi anche i tablet credo, ho attivato tale visualizzazione se qualcuno l'ha provata gentilmente mi può dare un feedback? ciao a presto

martedì 5 luglio 2011

Full Circle Magazine



Tempo fa avevo parlato della rivista online Full Circle Magazine ora il gruppo di traduzione che fa parte della comunità di Ubuntu gestisce un blog che ci permette, grazie al lavoro dei traduttori di leggere  questa bella rivista che si occupa del mondo open source con uno sguardo ad Ubuntu. Potete iscrivervi al feed direttamente da qui cliccando sul logo della rivista che trovate nella barra a destra oppure visitare il blog e scaricarvi i numeri della rivista che volete nel comodo formato pdf.

lunedì 4 luglio 2011

La notte della rete

Con questo post, voglio sostenere la Notte della Rete che avrà luogo domani a partire dalle 17:30 sul web ma non solo per avere tutte le informazioni cliccate qui.
Se volete che sia un giudice a decidere sulla possibile chiusura di un sito o blog siate dei nostri e parecipate condividendo con altri queste informazioni.
Esiste un evento su Facebook se preferite.
Non restiamo zitti facciamo sapere ciò che pensiamo visitando questa pagina
L'Agcom potrà decidere sulla visibilità o sull'esistenza di un sito senza nessuna sentenza

Martedì 5 luglio dalle 17.30 alle 21 alla Domus Talenti a Roma ( via delle Quattro Fontane, 113 ) partecipa anche tu alla  mobilitazione. Fai sentire la tua voce!
Se non puoi esserci fisicamente usa la rete!

martedì 28 giugno 2011

L’industria del ghiaccio che sciolse Internet (Guido Iodice)

Con vivo piacere vi riporto un articolo di Guido Iodice e vi consiglio di leggere il suo blog!


Stati Uniti d’America, inizi del XX secolo. L’America crede nel progresso e nella scienza. I piroscafi attraversano l’Atlantico, i treni corrono sempre più veloci, le lampadine inventate da Thomas Alva Edison sostituiscono le vecchie lampade a gas, l’energia elettrica incomincia ad entrare nelle case.
Tutto sembra dire che la freccia del tempo continua ad andare in avanti. Sempre più velocemente.

Alcuni giovani di belle speranze, appena usciti dalle più prestigiose Università americane dove hanno studiato la termodinamica, aprono delle piccole fabbriche ovunque nel Paese. Producono un nuovo marchingegno: il frigorifero domestico. Niente di tecnicamente rivoluzionario, sia chiaro. Macchine del genere già esistevano da tempo, ma erano grandi come case e riservate a chi era in possesso di ingenti capitali da investire nella fiorente industria del ghiaccio. Il frigorifero domestico è diverso: lo metti in cucina e via.
Agli Americani, fieri individualisti, piace subito l’idea di farsi il ghiaccio in casa e di non dover più rivolgersi ai punti vendita per mettere in fresco le vivande e raffreddare i propri drink. Per i locali pubblici (bar, ristoranti) è una vera rivoluzione. Tra le classi meno abbienti impazza la moda della Coca Cola con ghiaccio e del whisky on the rocks. In pochi anni, infatti, il frigorifero è diventato sempre più economico e alla portata di chiunque, anche di impiegati e operai.
L’industria del ghiaccio è in allarme. I suoi margini di profitto diminuiscono a vista d’occhio. Centinaia di analisti guardano i grafici delle revenue in picchiata. In borsa, a New York, tutti vogliono vendere le azioni delle industrie del ghiaccio. Ma nessuno sembra volerle comprare. “Spazzatura”, dicono a Wall Street. Il destino dell’industria del ghiaccio sembra segnato, come era già accaduto per il foraggio dei cavalli (ora la gente viaggia in auto, chi non può permettersela in tram).
E’ a questo punto che la FAIG (Federazione Americana Industria del Ghiaccio) si coalizza con l’UDIGUS (Unione Distributori Ghiaccio degli Stati Uniti) e si rivolge al Congresso. Decine, forse centinaia di lobbisti avvicinano ogni singolo parlamentare. Anche il Presidente li riceve e i membri dell’Amministrazione sono tutti coinvolti.
Ai politici, gli uomini della FAIG spiegano che è sbagliato che gli Americani producano ghiaccio in casa. L’acqua potrebbe essere inquinata, i consumi elettrici sono eccessivi, e poi l’industria sta perdendo profitti di giorno in giorno. Migliaia di operai sono per strada. Molti di più però sono a lavorare nelle industrie di frigoriferi domestici, ma questo i lobbisti non lo dicono ai rappresentanti del Congresso.
Gli uomini della FAIG però capiscono che questo non basta. Sollevano l’argomento morale: non è giusto che i signori del frigorifero domestico usino la nostra stessa tecnologia per distruggerci. E non è giusto che lo facciano i cittadini americani. Chi sono questi consumatori per diventare loro stessi dei piccoli industriali del ghiaccio in casa? Pare infatti che chi ha il frigo addirittura regali il ghiaccio ai vicini! Gratis! Costa talmente poco che è ridicolo farsi pagare. “Non facciamo nulla di male” – dicono i manigoldi – “siamo solo dei buoni vicini”. Ma la FAIG non è d’accordo e spende milioni di dollari in pubblicità sui giornali, nei cinematografi, in radio: “pirati del ghiaccio” vengono subito soprannominati.
La FAIG ottiene dal Congresso la proibizione di “duplicare il ghiaccio e diffonderlo senza autorizzazione dei detentori dei diritti”. Chi lo farà verrà punito dalla legge. Ma non è tutto. Le piccole industrie di frigoriferi domestici devono pagare i brevetti alle grandi industrie della FAIG. Poi devono anche pagare una tassa chiamata “equo compenso”, che sale a seconda di quanti cubetti di ghiaccio il frigo può potenzialmente produrre. Anche i consumatori devono pagare l’equo compenso. Anche quelli che non hanno il frigo. Si sono inventati un modo: siccome il ghiaccio si fa con l’acqua, viene tassata l’acqua. “Ma io non la uso per il ghiaccio” – protestano in molti. Non importa, si presume che tu lo faccia, o che lo faccia il tuo vicino per te, quindi devi pagare ugualmente l’equo compenso.
Nonostante questo, l’industria del ghiaccio è sempre più in crisi. La picchiata non si arresta. Tutte le contromisure sembrano essere inefficaci. Ed è così che nasce l’idea.
La FAIG convince il Congresso a creare una “Autorità Garante per il Ghiaccio”. Una sorta di tribunale senza troppi vincoli, i cui membri sono nominati dal Congresso stesso, che detta le regole, giudica i colpevoli ed emette le sentenze. Molti sostengono sia incostituzionale, ma il Congresso va avanti lo stesso. “Se vuoi puoi ricorrere al giudice contro le decisioni dell’Autorità”, dicono. Decisioni però che sono immediatamente operative. E se non hai i soldi, certo non potrai appellarti contro le sentenze dell’ “A-Gi-Ghi”.
L’Autorità studia come salvare l’industria del ghiaccio. Ma non lo dicono così, perché non è convincente spiegare alla gente che bisogna salvare un’industria vecchia e ucciderne un’altra nuova. Loro parlano di “diritto di congelamento”. L’acqua è privata e le aziende della FAIG possiedono la maggioranza delle azioni degli acquedotti. Pertanto non tutti sono autorizzati a congelarla. Questo è il loro assunto. Puoi pagare per avere il diritto di congelamento ma in realtà io “detentore dei diritti” posso revocartelo quando voglio perché te l’ho solo concesso. Il giacchio l’ho inventato io. Anche l’acqua è mia. Perché dovresti farci altro se non ciò che io “detentore dei diritti” decido tu possa fare con essa? La chiamano “licenza di congelamento”. Le licenze si vendono, per cui ogni cittadino compra la licenza a congelare la “loro” acqua (su cui già paga l’equo compenso). Si stabilisce anche che il cittadino comune non può produrre più di 5 cubetti al giorno. E in ogni drink non possono andarci più di due cubetti. “E il cubetto dispari?”, si chiedono in molti. La nuova legge su “diritto di congelamento” non lo dice, ma il terzo drink lo devi bere fresco appena, e non freddo come vorresti tu.
Viene inventato il sistema “Ice Rights Management”, gestione dei diritti del ghiaccio, e viene inserito nei frigoriferi. All’acqua viene aggiunto un additivo innocuo per la salute, ma che consente il congelamento solo nei frigoriferi autorizzati, quelli che rispondono alle norme tecniche dell’ “IRM”.
I cittadini fanno i salti mortali. Ci sono modi per aggirare i meccanismi di controllo ma non tutti sono capaci di adottarli. E se vieni scoperto a farlo rischi grosso. In Europa un ragazzo che ha inventato un anti-IRM è finito in galera. Anche lui era un “pirata”.
Ma anche questo non basta. Nulla sembra riuscire a fermare la rivoluzione del frigorifero domestico. Le tecniche di controllo si inaspriscono. In Francia, dove hanno lo stesso problema, la società elettrica controlla i flussi di energia: se scopre che c’è un consumo eccessivo, suppone che tu produca troppo ghiaccio. Degli ispettori pagati dalle industrie del ghiaccio possono “aiutare” lo Stato a individuare i malfattori. Se vieni scoperto a produrre cubetti non autorizzati, dopo tre infrazioni ti viene staccata la corrente elettrica. Persino la Società delle Nazioni si ribella e dichiara il frigorifero domestico “diritto umano”. Ma il suo appello cade nel vuoto.
Intanto in America tutto è ormai pronto. Il 6 luglio 1921 l’Autorità Garante per il Ghiaccio vara un regolamento che prevede la “tutela del diritto di congelamento” con ogni mezzo necessario. Compresa la tecnica detta “deep electron inspection” che consiste nel controllare a che scopo gli elettroni vengono consumati. Analoga tecnica, la “deep water inspection”, viene usata per l’acqua. Pare infatti che esistano circuiti di approvvigionamento idrico ed elettrico ancora liberi, che vanno assolutamente contrastati. Lo chiamano “Ice Rights Enforcement”, cioè “applicazione dei diritti del ghiaccio” ma non a caso la parola “enforcement” significa anche “costrizione”. Se violi la direttiva, ad esempio se regali il ghiaccio ai vicini, l’Autorità ti consente di metterti in regola entro 5 giorni. Altrimenti sempre l’Autorità mette delle palizzate intorno a casa tua e il Comune trasforma in un tappeto di chiodi il vialetto che porta nella tua proprietà, così che nessuno possa avvicinarsi. All’inizio del vialetto c’è un cartello: “Sito non raggiungibile per violazione delle norme sui diritti del ghiaccio”. L’idea è nata per contrastare i pedofili, chiudendoli in casa agli arresti domiciliari e segnalandoli alla comunità con cartelli simili. Lo chiamano “oscuramento”. Sei un delinquente, giusto? Perché qualcuno dovrebbe essere libero di venire a casa tua, magari per aiutarti a infrangere la legge? E che dire di quelli che vorrebbero il “nostro” ghiaccio da te?
Qualcuno protesta per l’equiparazione tra pedofili e “pirati”, ma la protesta rimane inascoltata.
Finalmente gli effetti di tanto lavoro incominciano a sentirsi. Migliaia di cittadini vengono “oscurati”. La gente ha paura e fa sacrifici per ottenere il poco ghiaccio concesso secondo le nuove leggi.
Le industrie di frigoriferi domestici avvertono il colpo. Alcune di esse, come “FreezerBook”, “TwiFreezer”, “Froogle” erano diventati dei veri colossi. Ora spendono più in avvocati e sistemi di controllo obbligatorio che in innovazione tecnologica sui frigoriferi. I cittadini sentono che c’è qualcosa di sbagliato, che diffondere il ghiaccio, regalarlo, usarlo per i più svariati scopi e senza limiti al numero di cubetti per drink dovrebbe essere un’attività lecita e libera. Sentono che c’è del “vecchio” in tutto questo, che se l’industria del ghiaccio è messa di fronte ad un nuovo modo di produrre e consumare, allora è l’industria che deve adattarsi. O morire. Non i diritti dei consumatori. Non la nuova tecnologia dei frigoriferi domestici.
Ma il peggio è ormai fatto. La gente ha paura. La vecchia industria del ghiaccio ha vinto. I frigoriferi nelle cucine ci sono ancora, ma sono controllati della Autorità e la FAIG ha persino degli ispettori che vanno casa per casa e denunciano i pochi trasgressori rimasti.
Eppure qualcuno lo aveva detto. Si erano levate voci che avvertivano del pericolo. Molti si sono disinteressati. Altri hanno risposto che era impossibile controllare il progresso e che esso avrebbe vinto, comunque. Non era vero. Era già successo, in Asia, che i frigoriferi dei cittadini fossero controllati dallo Stato. Chi tentò la “Rivoluzione del ghiaccio” fu duramente represso. “Ma quella è una dittatura”, ripetevano in molti. “Ciò non toglie che si possa fare, che la Rivoluzione del frigorifero può essere controllata e addomesticata”, rispondevano le cassandre. Magari non per tutti. Ci sono sempre dei pirati, degli hacker, che bucano la censura. Ma se rivelano come farlo possono venire incarcerati. Uno di loro, il leader di WikiFreeze che voleva “liberare il ghiaccio”, fu colpito con la scusa di aver molestato una donna. Non era vero, ma dovette subire un processo e andò in galera. E la maggioranza non riuscì mai ad applicare le tecniche più sofisticate per scavalcare i controlli.
Fu così che la rivoluzione del frigo domestico fu fermata. Oggi, nell’Anno del Signore 2011, pochi ricordano quegli accadimenti. Eppure hanno cambiato la Storia. Oggi per noi è un fatto assodato non avere la libertà di congelare l’acqua. Ma chiediamoci: è normale che sia così? E’ giusto? Poteva andare diversamente, se avessimo reagito in tempo?
Forse non lo sapremo mai.
P.S. Questo non è un racconto di fantasia. E’ quello che può accadere se l’Autorità Garante delle Comunicazioni italiana varerà il 6 luglio la delibera sull’enforcement del diritto d’autore: http://www.agoradigitale.org/nocensura
Solo che non parliamo di ghiaccio, ma di Internet e di libertà.
Per La Liberta’ Dei Cittadini in Rete: http://www.facebook.com/retelibera
© 2011 Guido Iodice. La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità sono permesse (e caldamente sollecitate) con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.
Nota: Come tutte le metafore, qualcosa non coincide alla perfezione. Ma lo scopo di questo articolo è mostrare l’assurdità di voler controllare la Rete e la profonda ingiustizia dietro questo intento.
L’idea originale della metafora dell’industria del ghiaccio non è mia, ma di Bruce Perens, che l’ha usata in un contesto differente: http://www.askmar.com/Open%20Source/Bruce%20Perens.pdf

lunedì 27 giugno 2011

Rai - Linux che sia la volta buona?

Finalmente! Grazie ad un add-on per Firefox, qui la guida sono riuscito a visualizzare le dirette Rai ma fino a quando funzionerà? Già in passato era stata trovata una soluzione che si era scoperta solo temporanea grazie e per colpa della Rai. Io che continuo a pagare il canone devo dipendere da uno sviluppatore che si sbatte come un dannato(Mitm) per porre rimedio ai danni provocati dal software proprietario (scelto dalla Rai) ovvero Microsoft Silverlight , lo stesso sviluppatore mette in rete gratuitamente la soluzione per tutti noi poveri e mal cagati utenti Linux!  Grazie

martedì 10 maggio 2011

Kubuntu! perchè no?


Dopo aver provato Unity 3d, ho voluto dare un' occhiata virtuale a Kubuntu della quale si parla poco, ho scaricato la Iso e l'ho installata tramite Virtual Box.
Da subito l'ho trovata molto elegante e luccicosa  con i suoi effetti traslucidi.
I plasmoidi che si possono aggiungere sul desktop per compiere le più varie azioni sono integrati perfettamente, da notare che alcune cose come le anteprime delle finestre siano già attive senza alcuna impostazione da fare, dopo qualche istante dal termine dell'installazione si è aperta una finestra pop up che mi ha chiesto se volevo installare il flash plugin  cosa che mi ha stupito. Ho installato firefox 4.1 con un installer già presente nel menu della distro la quale di default è equipaggiata con il bowser Reconq. La schermata di avvio ha funzionato subito non come plymouth su Ubuntu ed è facilmente sostituibile con molte altre scaricabli.
La sensazione generale è che confronto a Gnome 2 il tutto sia più omogeneo, è la prima volta che uso così a lungo un' installazione su virtualbox, mi trovo bene, proverò ancora altre cose magari più tecniche  e meno luccicose e vi farò sapere, per ora Kubuntu perchè no? ... to be continued

mercoledì 4 maggio 2011

Ubuntu Si, Ubuntu No. Fate una scelta siete liberi!

Come al solito ad ogni nuovo rilascio di Canonical (Ubuntu)si scatena il putiferio chi è pro chi è contro come accade per la scelte di un allenatore di calcio.Vorrei però ricordare che noi utenti Gnu-Linux rimaniamo pur sempre una minoranza, questo bellissimo mondo interessa una bassissima percentuale di utenti o Utonti, a noi che abbiamo tentato sbagliato imprecato, cercando di provare un'altra via pare di essere degli alieni che si infervorano spiegando alle persone quanto questo sistema operativo sia migliore di "quell'altro".

Abbiamo la libertà di poter dire non è "scaricato illegalmente", "lo posso copiare e ridistribuire" "è esente da Virus", "è stabile" e tutto questo a prescindere che la distro si chiami Ubuntu,  Fedora,  Mint,  Debian, OpenMamba, e via dicendo. Questo è il vero punto, libertà di decidere e scegliere . In base al proprio livello si può scegliere una distro più "semplice" tipo Ubuntu o passare a scelte più coraggiose o che necessitano di più esperienza.

Quando parlo con chi non ne sa nulla, faccio la figura del genio e nella mia testa penso "ma se non so un cazzo!!" Da qualche parte bisogna pur iniziare e Ubuntu secondo me è un buon inizio poi ...

domenica 24 aprile 2011

Test Unity 3d

Ciao, a soli 4 giorni dal rilascio finale di Ubuntu 11.04 sono riuscito a provare unity su macchina virtuale in maniera egregia con il 3d attivo e a schermo intero su 22 pollici.
L' esperienza per quanto ancora breve (circa 1 oretta ed ancora in atto) è stata proficua,
dopo un iniziale giro d'ispezione ho aggiunto al lanciatore laterale le mie applicazioni di uso più frequente , semplicemente aprendole e cliccando sull'icona con il tasto destro e "mantieni  nel launcher".

L'aspetto è da subito (con 3d attivo) più attraente di Lucid Linx, trasparenze già attive rendono più moderna e accativante la visione del desktop.
Ho installato il ccsm (compiz config setting manager) per fare qualche aggiunta come nella precedente versione, a dir la verità in questo caso se ne poteva anche fare a meno.
Ho così ingrandito le icone del launcher fino al massimo forse è troppo ma si può cambiare e questa è cosa buona (sembro un prete).
Si può decidere anche il comportamento del launcher con appare  e scompare oppure effetto slide e sempre in primo piano.

Cliccando sul simbolo di ubuntu in alto a sinistra si ha un effetto start di windows con una panoramica degli usi più consueti

La dock che vedete a sinistra sulla mia scrivania è una cairo dock open gl che crea un effetto unity per abituarmi alla nuova interfaccia (sono malato!)
Per quanto riguarda l'uso della ram anche se virtuale ubuntu con unity utilizza 250 mb, vedremo con un installazione reale.

  Interessante è anche l'aggiunta della cronologia delle installazioni all'interno del software center nel quale troviamo anche ben 13 applicazioni a pagamento tra le quali al momento spiccano i 0 $ di Vendetta online che è un gioco.
La mia breve prova ha avuto un buon esito e quasi sicuramente sostituirò Lucid Linx con Natty quanto prima. Vedrò di far fare un test anche a mia moglie se no mi uccide, eh eh!

martedì 12 aprile 2011

Prova Ubuntu live sul web

Grazie al sempre attento Silvio sul sito Ubuntubond ho trovato una buona nuova , è possibile provare live alcune distribuzioni senza installare nulla e usando solo il browser, nella lista delle scelte Edubuntu e Natty, tramite un semplice form scrivete il vostro nome e le vostre credenziali, proprio come sul vostro pc, cioè login e password, il sito vi farà installare un applet temporaneo che permette la modalità live sul web, accettate e avviate.
In pochissimo tempo partirà  una sessione di Natty come nel mio caso con Unity 2d, avrete 2 ore di tempo, buona occasione per provare questa novità di Canonical. Per testare questa nuova ed interessante esperienza cliccate QUI.
Sicuramente per qualche utente scettico o per chi non ha voglia di scaricare e masterizzare l'immagine iso questa è la scelta più semplice quindi sia che già usiate Ubuntu o altre distro o meglio stiate usando windows visitate il sito e fate una prova, più facile di così?!
Ciao ciao

Gnome 3 + Gnomeshell

Come detto nello scorso post ho masterizzato e provato il cd live con opensuse e gnome 3 con gnomeshell di default. Il caricamento è stato di circa 2 minuti al termine si presenta gnome 3 con la sua shell  purtroppo il cd live si è bloccato per circa 3 volte forse ho esagerato io oppure può essere un problema nella masterizazione.

Comunque ho fatto un po' di fatica all'inizio fra lentezza e novità la cosa che mi è piaciuta sono i piani di lavoro a scorrimento verticale, che vengono visualizzati quando si preme attività. La grafica mi è parsa buona con alcuni tocchi di classe come le icone vicino al nome del programma sul pannello superiore. Per dividere in 2 parti uguali lo schermo basta spingere la finestra verso destra e questa viene ridimensionata grande quanto la metà dello schermo.

Non esiste nelle finestre il tasto minimizzazione visto il numero di piani di lavoro le finestre sono sempre aperte ma nascoste da altri piani lavoro

Da ciò che  ho potuto vedere,  le potenzialità ci sono, ma forse la shell è ancora acerba  e il classico gnome risulta più veloce nelle scelte,  colpa l' abitudine. Non ho ancora avuto modo di testare unity e non avendo un secondo pc per i test ho idea che la Lucid Linx, che ricordo sarà supportata ancora per 2 anni potrebbe risiedere ancora per lungo tempo nel mio hard disk. Mi scuso per le poche informazioni che vi posto ma l'esperienza live in questo caso è stata deludente ciao a presto

domenica 10 aprile 2011

Che futuro?

Cambi di rotta, unity non ingrana Gnome 3  gnome shell indecisione futuro non pianificato la libertà è anche questo ora voglio provare open suse con gnome 3 di default poi magari scrivo qualche impressione ciao!

sabato 26 marzo 2011

Spam !

Ciao a tutti visti i casi di spam di cui il blog è stato oggetto negli ultimi giorni mi vedo costretto ad inserire la moderazione dei commenti che fino ad ora non era stata necessaria, come al solito qualche mela marcia che deve sporcare per forza disturba chi invece vuole commmentare perchè realmente interessato al blog e alle tematiche in questione.
Ciao a presto!

domenica 6 marzo 2011

Tecnopensieri

Diciamoci la verità, ieri sono stato in un negozio della grande distribuzione di computer, televisori e tecnologia in genere, la distesa sterminata di portatili netbook e tablet portava 2 soli nomi Windows e Apple
più l'ultimo arrivo Android che inizia ad essere un nome negli smartphone e tablet.
Scrivo oggi non per cercare di portare pecore nel gregge di Linux ma per cercare di capire chi non ne vuole far parte. Ho già scritto che non gioco molto se non con i giochi nativi Linux (sto pensando ad una x-box con Kinekt sono malato?) ma ieri con il menù bimbi di mio figlio ricevo in regalo un gioco per pc.
Ehi mi dico! buona occasione per testare playonlinux inserisco il disco provo ad installarlo e ci riesco poi all'avvio del gioco mi si presenta una scritta: wine ha riscontrato un errore potete provare a segnalarlo su tale sito. Ora, non che fosse importante, però devo prendere atto di alcune mancanze (non imputabili a Wine)  che seppur mi tocchino in maniera lieve posso capire che allontanino l'utenza windows.
Tutto ciò per dire che, chi sceglie Gnu-Linux lo fa con coscienza e conoscenza(beh non sempre) dei pro e dei contro, forse per provare e provarsi in qualche cosa di stimolante alle volte senza soluzioni facili ma sempre con  uno spirito di ricerca e divertimento. Quindi si faccio fatica a vedere i siti Mediaset e rai con silverlight e moonlight, si qualche periferica può non funzionare (fino al prossimo kernel) si posso avere dei problemi con giochi e programmi proprietari. Ma mi piace mi diverto sarò un "masichista" come Vauro.
Poi non potrei scrivere su questo blog! :)

lunedì 28 febbraio 2011

Musica! con Gnu-Linux


Ciao sempre grazie alla mia curiosità morbosa e alla mia vecchia passione di "fare" musica con il pc, giusto per provare ho installato Linux multimedia studio.
Premetto che sono autodidatta e non ho studiato musica (e si sente!).
Il mio intento è mostrare che anche su Linux esiste l'opportunità di suonare e bene!
Se siete interessati vi rimando alla lettura di Silvio Ubuntubond che mi ha stimolato a provare questa sound machine. Il pezzo è nato così per prova non preoccupatevi non penso ad una carriera da musicista! :)

domenica 20 febbraio 2011

Portatile usato e Linux preinstallato

Buona domenica, è da un po' di tempo che penso ad un portatile per esperimenti da scienziato pazzo.
Nel mio garage da circa 3 anni dorme un sonno eterno il mio ex pc colpito da uno sbalzo di tensione.
Googlando selvaggiamente e stimolato da un amico sto riflettendo sulle scelte da fare:
 tentare la riparazione su questo sito
 acquistare un notebook usato e rigenerato sullo stesso sito

La cosa che ha toccato di più il mio interesse è, che la scelta di macchine con Linux preinstallato è molto alta,  la cosa è da ricondurre al fatto che solo i portatili che avevano la licenza Microsoft in regola vengono venduti una volta rigenerati con windows installato.
Fatevi un giro sul sito se avete poca moneta e volete "magari" provare Gnu-Linux

Farò ancora qualche ricerca, se avete consigli sono ben accetti, ciao alla prox

lunedì 7 febbraio 2011

Cube 2 Sauerbraten


Ciao, di solito gioco poco con il pc ma mio figlio mi ha spinto a cercare nuovi giochi su ubuntu da fargli vedere, fra i vari che ho installato vi voglio parlare di Cube 2 Sauerbraten uno sparatutto in prima persona in 3d, pur non amando molto i giochi in prima persona questo gioco mi ha colpito per la grafica bellissima e le ambientazioni. Le impostazioni poi fanno di questo gioco quanto di più personalizzabile ci sia ad esempio regolazione del sangue dei riflessi dell'acqua e dei vetri e molto altro, la pecca è che il gioco ha tutto il menù in inglese come ovvio. Ho provato anche a giocare online e ho trovato subito molta gente pronta a farmi fuori il che è avvenuto in un nano secondo visto che io sono rimasto alla velocità di TombRaider 4, gli alieni appaiono e scompaiono saltano a velocità incredibili.
Dopo Supertuxcart è il primo gioco che mi stupisce in quanto a grafica e giocabilità ve lo consiglio caldamente se avete voglia di sfogare le vostre armi virtuali su alieni di ogni tipo.
Potete installarlo facilmente su Ubuntu tramite il software center.
Il gioco è multipiattaforma e quindi ci sono anche le versioni per Windows e Mac osx
Alla prossima!!

sabato 5 febbraio 2011

Intervista a sorpresa!

Buon sabato, vista la mia passione per Gnu-Linux, Ubuntu e compagnia bella da circa 2 anni invito, rompo le scatole, consiglio, a chi conosco di utilizzare un sistema alternativo a Windows in questo caso Ubuntu 10.04 Lucid Linx.

Già in questo post vi ho parlato di Piero, oggi a distanza di circa 6 mesi l'ho bloccato appena tornato dal lavoro e gli ho posto 10 domande, lui ha accettato cordialmente:

1- Che utilizzo fai del p.c.?
r. Facebook, streaming vario e navigazione web

2- Sei un appassionato di informatica?
r. No

3 - Sei stato forzato a passare ad Ubuntu?
r. No, mi piace ho visto la Live

4- Hai trovato difficoltà particolari ad abituarti all'esperienza d'uso?
r. Per niente

5- Quali sono le cose che hai apprezzato di più?
r. La facilità d'uso e gli effetti grafici

6- Hai dovuto usare il terminale?
r. Non so cosa sia.

7- Hai installato programmi ?
r. Si Amule

8- Cosa ti manca di windows?
r. In alcuni siti che seguo non ho potuto installare dei programmi per la mancanza della versione per Linux

9- Sapresti reinstallare il sistema? *
r. Non so, ci proverei!

10- Consiglieresti questo sistema operativo?
r. Si vista la mia esperienza

* 6 mesi fa abbiamo installato il sistema insieme

Ringrazio quindi Piero per il tempo dedicatomi!

mercoledì 12 gennaio 2011

Provare Ubuntu Live!



 Live!  scaricate l'ultima versione stabile dal sito, oppure la versione a lungo supporto 3 anni lucid linx (che uso anche io) link torrent Qui.

Quindi masterizzate la iso scaricata su cd o dvd e inseritela nel lettore del vostro pc avendo cura di fare si che il vostro pc alla partenza legga per primo questo supporto, tale scelta si fa nel bios del vostro pc, avrete letto varie volte questa parola durante l'accensione del computer. Una volta inserito il disco e acceso il pc attendete il caricamento del sistema che vi chiederà se provare ubuntu o installare ubuntu.
cliccate su prova ubuntu e avrete il sistema bello e pronto per provarlo e devo dire che dopo aver provato circa circa 5 live di versioni diverse, la velocità e migliorata tantissimo per essere un sistema da usare dal lettore dvd.

allora buona prova!!!!

p.s. una volta tolto il dvd tutto torna come era prima anche se ubuntu era meglio no? :)